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Attualità nelle terapie degli autismi

Terapie e non terapia. Autismi e non autismo.
Questa la reale visione, a mio parere, di quanto oggi accade nel mondo complesso e difficile delle sindromi autistiche e delle altre patologie ad esse collegabili, come la sindrome da deficit dell’attenzione con iperattività (spesso non facilmente distinguibile e separabile da molte forme di autismo), e come altri disturbi dello sviluppo ad impronta prevalentemente comportamentale.
Il dovere di ogni operatore del settore dovrebbe essere anche quello di rendersi sempre aperto a recepire ciò che di nuovo e di produttivo in termini di risultati, viene proposto nel vasto panorama degli studi e delle iniziative terapeutiche in tema di sindromi autistiche. La rapida evoluzione delle modalità di intervento non giustifica, secondo la mia opinione, l’immobilismo di quanti restano ancorati a un singolo “metodo”, caso mai anche arbitrariamente indicato come unico valido, o restano scettici verso ciò che di nuovo si dimostra funzionante.
Ciò premesso, e alla luce di un atteggiamento di costante apertura nei confronti di scoperte e iniziative che si attestano come credibili alla luce dei fatti, vorrei citare quelli che reputo i due aspetti di maggiore importanza nella lotta all’autismo:
– Un intervento logopedico educativo immediato, intensivo, competente.
– Un cambiamento alimentare basato sulla sostituzione del glutine e della caseina, e di altri cibi risultati come non tollerati, sulla base di un citotest alimentare.
La tempestività, l’intensività e l’adeguatezza della presa in carico educativa-abilitativa, costituiscono le condizioni necessarie per avviare un vero percorso di recupero del soggetto autistico. Per esperienza e con dati statistici alla mano, posso affermare che il successo nella terapia dell’autismo proviene essenzialmente dalla precocità dell’avvio della logopedia (intesa come intervento ad ampio raggio, non solo sugli aspetti linguistici verbali), dal numero di ore settimanali dedicate al lavoro riabilitativo, e dalle capacità dei terapisti impiegati (dal momento che, senza mezzi termini, non sono tutti uguali ne’ tutti capaci).
I risultati dimostrati in tutto il mondo, dei vantaggi derivanti dall’eliminazione dalla dieta di molti cibi, erroneamente e tradizionalmente definiti buoni, ma in realtà altamente tossici per moltissimi soggetti, dimostrano e confermano che un adeguato cambiamento alimentare contribuisce non solo ad estinguere molti sintomi indesiderati facenti parte del quadro dell’autismo, ma anche a rendere i bambini molto più attenti, recettivi, e disponibili ad assimilare i benefìci delle terapie educative abilitative.

Prof. Massimo Borghese
Specialista in Foniatria
Specialista in Otorinolaringoiatria
Verona Milano Napoli Genève (Suisse)
Tel. +39 3404810840
m.borghese@tin.it
www.massimoborghese.it
http://massimoborghesefoniatra.blogspot.com

foto.dr.m.borghese

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