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Il tumore della mammella al Congresso Congiunto delle Società Scientifiche Italiane di Chirurgia 2018

In Italia il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nel sesso femminile colpendo una donna su 9 con un aumento di incidenza, rispetto al passato, in particolare nella fascia di popolazione di 35-55 anni. La diagnosi precoce è importante per trattare la malattia nella sua fase iniziale, quando la possibilità di guarigione è più elevata. Considerato uno dei tumori più guaribili, con tassi di sopravvivenza a 5 anni superiori all’85%.
La maggior parte delle donne con cancro della mammella può essere trattata con terapie conservative, cioè senza gravi mutilazioni, e con farmaci sempre più mirati.
Le strategie terapeutiche sono in progressiva evoluzione e consistono in trattamenti chirurgici sempre più conservativi e ricostruttivi nello stesso tempo con impianto di protesi e tramite le terapie adiuvanti di ultima generazione (chemioterapia, terapia ormonale, terapia a bersaglio molecolare) da attuare dopo l’intervento.
In casi selezionati, possono essere utilizzati anche prima dell’intervento chirurgico (terapia neo adiuvante), con lo scopo di ridurre, in alcuni casi fino alla totale scomparsa, neoplasie avanzate. La scelta della chemioterapia adiuvante più indicata nel singolo caso dipende soprattutto dal profilo del tumore e quindi dal rischio individuale che il tumore si ripresenti o che si sviluppino metastasi. Grazie all’integrazione ottimale di tali modalità terapeutiche e dalle scelte decise dalle equipe multidisciplinari (Breast Unit) negli ultimi trent’anni si è assistito ad un ulteriore e sensibile miglioramento della sopravvivenza delle pazienti.
In base a tali premesse si e’ svolta al Congresso Congiunto delle Società Scientifiche Italiane di Chirurgia la sessione di chirurgia senologica onorata dai migliori relatori attualmente sulla piazza Italiana Moderata da Leonardo Leone del San Filippo Neri di Roma e Mario Taffurelli del S.Orsola di Bologna rivolta a diversi profili professionali (chirurghi, oncologi, radioterapisti, radiologi) con l’intento di continuare a sviluppare collaborazione attiva.
La sessione ha dimostrato con argomenti di estremo interesse sviluppati dai vari relatori, come oggi la chirurgia senologica sia in continuo e positivo progresso migliorando così non solo gli approcci ed i percorsi diagnostico terapeutici ma soprattutto le sopravvivenze a lungo termine.

Dott. Leonardo Leone

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