Assistenza e corretta informazione gli obiettivi dell’Associazione Gemme Dormienti Onlus, che di recente ha avviato una sperimentazione estesa alle bambine
Affrontare una diagnosi di malattia con il conforto di poter diventare madri, una volta concluso il percorso di cura, può fare la differenza per molte donne in età riproduttiva. Di questo avviso sono numerosi medici e psicologi e, naturalmente, tante giovani pazienti che affrontano sulla loro pelle la chemioterapia o la radioterapia, con la speranza di non intaccare la possibilità di gravidanza. La stessa convinzione è anche al centro dell’attività della Onlus Gemme Dormienti, associazione nata nel 2011 per assistere le pazienti nella preservazione della fertilità.
“Il nostro obiettivo è creare un movimento d’informazione e far capire che sono tantissime le donne che, dopo essersi lasciate alle spalle malattie gravi, possono concepire. Oltre a questo ci occupiamo di orientare le pazienti tramite counselling e di indirizzarle, attraverso un percorso privilegiato e urgente, all’interno di istituti pubblici di eccellenza”, dichiara Mariavita Ciccarone, ginecologa e presidente dell’Associazione Gemme Dormienti Onlus.
Le terapie anticancro, particolarmente invasive, determinano sempre una riduzione della fertilità e spesso un’assoluta infertilità. Oggi soltanto una ristretta percentuale di donne si sottopone alla valutazione di uno specialista della fertilità prima del trattamento oncologico, per poi ritrovarsi di fronte alla rinuncia inconsapevole e irreversibile ad avere figli. “L’esaurimento della funzione ovarica può essere evitato intervenendo tempestivamente – prosegue la dottoressa Ciccarone –. Quattro sono le tecniche per tutelare la capacità riproduttiva: protezione ovarica mediante terapia farmacologica; trasposizione ovarica; congelamento degli ovociti, che verranno successivamente utilizzati con tecniche di fecondazione assistita, e crioconservazione del tessuto ovarico. Per noi e per le nostre assistite, la maternità è un valore assoluto da difendere per garantire una completa qualità della vita. Abbiamo scelto un nome con un riferimento botanico perché abbiamo voluto paragonare le “gemme dormienti” del mondo vegetale alle nostre donne “gemme” affinché il loro potenziale genitoriale possa avere un futuro e non rimanere silente. Quello che ci sta a cuore è consentire loro, nonostante dei percorsi sanitari così impegnativi ed invalidanti, di conservare tutte le chance. Riteniamo necessaria una capillare informazione sulla disponibilità di queste tecniche e la formazione di medici e personale sanitario, per poter dare alle donne gli strumenti necessari per una decisione e una scelta informata e consapevole”.
Una nuova frontiera della specializzazione medica è quella che riguarda la ginecologia pediatrica. Negli ultimi tempi si è resa necessaria una formazione specifica e dedicata alla particolare fascia d’età infantile e adolescenziale e per questo le Gemme Dormienti hanno avviato una collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e con alcuni reparti di pediatria di altri ospedali. “La criopreservazione del tessuto ovarico è l’unica strategia possibile nel caso di bambine in età precedente allo sviluppo, che significa dai 3 anni fino al menarca. Successivamente questo tessuto verrà loro reimpiantato e riprenderà le normali funzionalità. Crediamo fortemente nel progresso della scienza e della medicina, certo ci vorranno diversi anni per vedere i risultati nelle piccole pazienti che abbiamo trattato, tuttavia la nostra fiducia è ampia e fondata. Nelle donne adulte invece, oltre al prelievo del tessuto ovarico, si può ricorrere alla crioconservazione degli ovociti abbinata al riposo ovarico mediante farmaci analoghi del GnRH, che inducono una menopausa farmacologica, di solito temporanea. L’unione di più tecniche aumenta il ventaglio di possibilità di riuscita di una gravidanza fisiologica. In tutto il mondo sono ancora poche decine le gravidanze a termine ottenute con crioconservazione del tessuto ovarico, pertanto questa è considerata una tecnica ancora sperimentale”.
L’associazione Gemme Dormienti è la prima associazione italiana con questo scopo ed è stata inserita anche tra i riferimenti del portale americano The Oncofertility Consortium. Recentemente ha promosso seminari e incontri formativi, rivolti principalmente a studenti delle scuole superiori, allo scopo di favorire la conoscenza sanitaria e sensibilizzare sull’incidenza delle neoplasie e malattie rare in età giovanile, prevenzione, tecniche per la tutela della fertilità e corretta alimentazione.
Per ulteriori informazioni potete collegarvi al sito www.gemmedormienti.org
Raffaella Sirena
Ufficio stampa e comunicazione GEMME DORMIENTI ONLUS