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La sindrome metabolica

Con il nome di sindrome metabolica si intende una situazione multifattoriale ad alto rischio cardiovascolare. Chi ne soffre è più facilmente predisposto ad ictus ed infarto. Tale sindrome viene diagnosticata quando una persona presenta almeno tre di questi fattori di rischio: -un largo girovita o grasso addominale che è un fattore maggiore rispetto al grasso in eccesso in altre parti del corpo; -alti livelli di trigliceridi nel sangue; -basso valore di colesterolo HDL, detto buono, che riduce la probabilità di patologie cardiache; -ipertensione arteriosa. La pressione arteriosa è composta da quella sistolica misurata quando il cuore batte e quella diastolica rilevata nell’intervallo tra i battiti del cuore quando è rilassato; -elevati livelli di glicemia a digiuno, segno di allarme precoce del diabete.
Tale sindrome è legata al sovrappeso ed all’obesità ed una delle conseguenze principali è l’insulino-resistenza. L’ insulina è un ormone che l’organismo utilizza per favorire la conversione dello zucchero nel sangue in energia. La resistenza all’insulina può portare ad alti livelli di glucosio nel sangue ed alla condizione di obesità. L’apparato digerente, di norma, scinde alcuni degli alimenti in zuccheri, il sangue trasporta il glucosio ai tessuti dove le cellule lo usano come energia facendolo entrare con l’aiuto dell’insulina. Nelle persone con insulino-resistenza, le cellule non rispondono normalmente all’insulina e il risultato è quello di un alto livello nel sangue sia di insulina che di glucosio. Di conseguenza, il glucosio alto influenza i processi corporei: l’insulina alta innalza i trigliceridi ed altri lipidi interferendo con il funzionamento dei reni e aumento della pressione arteriosa. Questi effetti combinati espongono al rischio di patologia cardiaca, ictus, diabete ed altro. L’insulino-resistenza può essere causata da fattori genetici e ambientali, dal sovrappeso e dall’inattività. Sembrerebbe che gli ispanici e gli asiatici siano maggiormente predisposti a sviluppare una sindrome metabolica. Per quanto riguardo riguarda la cura, già trattare uno dei fattori di rischio è difficile, quindi, occuparsi di ognuno di loro risulta quasi impossibile.
Ovviamente, si consigliano un drastico cambiamento dello stile di vita, l’attività fisica, una perdita di peso ed eventuale sospensione del fumo per ridurre la pressione sanguigna e migliorare i livelli di colesterolo e glucosio nel sangue. E’ chiaro che farmaci appropriati possono aiutare a ridurre ognuno di questi co-fattori, oltre all’acido acetil salicilico a basse dosi che contribuisce a prevenire infarto ed ictus. La prevenzione rimane però il maggior aiuto impegnandosi, quindi, in una dieta sana ricca di frutta e verdura, carne bianca e pesce, evitando i fritti ed il sale. Naturalmente, regolari controlli e visite mediche completano il tutto anche quando fosse presente uno solo di questi fattori di rischio. In questo senso, numerose farmacie fungono da presidio organizzando giornate gratuite dedicate al controllo dei principali parametri che possono esporre alla sindrome metabolica (misurazione della pressione arteriosa, glicemia, colesterolo, trigliceridi). Disporre di tale servizio in farmacia risulta semplice, potendo sottoporsi ai test senza necessità di prenotazione.

 

Dott.ssa Maria Spataro
Farmacista

Farmacia Dott.ssa Maria Spataro
Via Prenestina 206 – Roma
www.farmaciaspataro.it

foto.MARIA SPATARO

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