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L’educazione dentale in età scolare

La società contemporanea in molti casi ha spostato dalla famiglia alla collettività il luogo tradizionale di apprendimento da parte dei bambini; il bambino, infatti, passa sempre più tempo al di fuori del nucleo familiare. I genitori spesso impegnati entrambi nel lavoro, la possibilità di utilizzare il tempo libero in attività sportive e culturali e l’onnipresenza della televisione hanno modificato il processo educativo da parte dei genitori. Per questo e per altri motivi la scuola, in particolare la scuola elementare, è portata a farsi carico di una pedagogia di base che, all’istruzione generale, affianca l’insegnamento di comportamenti, gesti, valori, principii che influenzeranno la vita dei piccoli, la loro salute e il loro futuro. Quando si parla di educazione si affronta un argomento delicato e complesso perchè è quasi impossibile disporre di certezze nel campo dell’apprendimento. I fallimenti dei processi educativi assumono proporzioni ancora maggiori quando si tratti di instaurare comportamenti che servono a ridurre o a evitare danni che potrebbero manifestarsi nel futuro.  Gran parte degli sforzi attuati in odontoiatria per ridurre l’incidenza di fattori di rischio come l’assunzione di cibi zuccherini o la scarsa o inadeguata pulizia dei denti hanno sortito solo in parte gli effetti desiderati; le pratiche di igiene e profilassi producono risultati solo se vengono attuate. L’acquisizione di abitudini in campo odontoiatrico è problematica, infatti, quanto l’instaurazione degli altri comportamenti di prevenzione ed il fattore che storicamente è stato considerato cruciale per ottenere comportamenti adeguati da parte della popolazione è l’informazione, anche se l’informazione è necessaria ma non sufficiente.
Ciò che porta le persone a utilizzare gli strumenti oggi disponibili per l’igiene orale non è l’informazione, ma la motivazione, che si costruisce attraverso metodiche differenti dalla informazione pura e semplice.
La motivazione proviene dagli stimoli che si ricevono dall’ambiente esterno. Tutti i comportamenti sono determinati dall’ambiente esterno attraverso due classi di stimoli: gli stimoli antecedenti e gli stimoli conseguenti. Gli stimoli antecedenti sono quelli che riceviamo prima del comportamento (per esempio un promemoria o la vista dello spazzolino sulla mensola del bagno), mentre gli stimoli conseguenti sono definiti tali perchè si verificano come conseguenza del comportamento (ad esempio la piacevole sensazione di freschezza e pulizia della bocca dopo aver lavato i denti). A seconda che gli stimoli di igiene e profilassi dati, per esempio, da un adulto ad un bambino siano seguiti da conseguenze gradevoli o sgradevoli (“Làvati i denti e poi giochiamo insieme” oppure “Làvati i denti e poi fila a letto!”) si otterrà un effetto positivo oppure negativo. Ruolo importante hanno nell’educazione i prodotti e gli strumenti. Alcune caratteristiche degli strumenti di prevenzione, o dei prodotti in genere, agiscono in funzione motivazionale sia come stimoli antecedenti che come conseguenze. Colori, forme, dimensioni opportunamente studiati sono in grado di agire come stimoli antecedenti, spingendo il bambino a lavarsi i denti. Alcune caratteristiche intrinseche del prodotto, come il sapore o il senso di freschezza, sono invece capaci di fungere da conseguenze e incidere così sulla motivazione.
Un ulteriore ed importante stimolo conseguente che può aiutare come rinforzo e consentire il realizzarsi di un circolo virtuoso tra informazione, motivazione e comportamento è l’intervento dello specialista odontoiatra. La visita di routine rappresenta l’effetto positivo di verifica dei progressi effettuati, nel caso sia stato adottato un comportamento di prevenzione corretto, aiutato dall’utilizzo di prodotti piacevoli e adeguati. Anche la motivazione a “fare” prevenzione è rafforzata in quanto i risultati si rendono evidenti e rappresentano un ulteriore punto di miglioramento. La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione e preparazione in tutti i campi della vita; un aspetto di primaria importanza in questi anni è l’educazione alla prevenzione delle malattie, dalle più gravi (AIDS od epatiti) a quelle meno aggressive, ma non per questo meno trascurabili, come ad esempio la carie dentale o le altre patologie orali. Attraverso la scuola, con la collaborazione del corpo docente, è quindi possibile raggiungere i bambini sensibilizzandoli sui problemi dei denti e su cosa fare per risolverli, coinvolgendo, in definitiva, anche i loro genitori.

Dott. Luigi Piccolo
Libero professionista odontostomatologo
Past President Associazione Italiana Odontoiatri sez. prov.le Roma

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