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Lifting non chirurgico: mito o realtà?

Sappiamo tutti, l’invecchiamento è un processo naturale. Allora perché siamo così interessati a tutte le novità che il mercato dei trattamenti estetici propone in modo sempre più diffuso?

Le risposte sono numerose e non univoche. Sicuramente rispetto al passato siamo più prudenti nella scelta del metodo di ringiovanimento, ma spesso il ricorso alla chirurgia è inevitabile.

Un’assoluta novità in questo ambito è rappresentata dal lifting non chirurgico con i fili APTOS, una nuova rivoluzionaria  metodica nella lotta contro l’invecchiamento cutaneo.

Di cosa si tratta?

Col passare degli anni uno dei fenomeni più sgradevoli ed evidenti che notiamo è lo scivolamento verso il basso di tutti i tessuti del corpo: le guance calanti, l’abbassamento degli angoli della bocca, delle sopracciglia, rilassamento della linea mandibolare e del collo, delle braccia e delle cosce. Questi fenomeni sono legati alla gravità e si chiamano “ptosi”.

Proprio per combattere questo processo (normalmente irreversibile) che è stata ideata la linea dei fili APTOS (contrazione di 2 parole: “anti” e “ptosi”), frutto di lunghe ricerche dei colleghi russi, sperimentato da oltre 15 anni.

I fili APTOS si utilizzano in 48 paesi del mondo e sono stati impiantati in oltre 1500000 pazienti. S’è visto che nel 2012 in Russia si impiantava un filo APTOS ogni 15 min!

Questi fili sono creati in materiali che si conoscono da decenni, caprolattone e acido polilattico, uno come filo di sutura in chirurgia, l’altro come il più potente biostimolante che esista.

Quindi, sono al 100% biocompatibili e biodegradabili (si riassorbono in 360 gg). Mentre si riassorbono rilasciano microporzioni di acido polilattico che stimolano la produzione del collageno  naturale migliorando la qualità della pelle ridandole la luminosità e la turgidità di una volta!

L’introduzione dei fili avviene con un minimo disagio per il paziente, dopo una semplice anestesia locale e il risultato immediato. Si potrebbe tornare al lavoro dopo 2-3 giorni con un aspetto molto migliorato, più giovane, sano e assolutamente naturale!

L’unicità di questa metodica consiste anche nella possibilità di trovare la soluzione personalizzata per ogni paziente, visto che ci sono tre tipologie di fili Aptos (Nano, Excellence e Light Lift).

La prima linea è quella meno invasiva, più semplice da utilizzare, si chiama Aptos “Nano”.
E’ composta da 4 tipi di fili differenti (lunghezza 4 o 7 cm, intrecciati o a spirale) che permettono piccole correzioni, discrete e delicate. Questa linea svolge la stessa funzione dei filler tradizionali (per esempio, acido ialuronico), ma ha più vantaggi in quanto si adatta meglio alle zone dinamiche (gli angoli della bocca, la zona tra le sopracciglia, la fronte) e ha una tangibile azione biostimolante.

La seconda, rivoluzionaria, linea Aptos si chiama “Excellence Visage” e “Excellence Body”, studiata per creare un’impalcatura per tutto il volto (“Visage”) oppure alcune zone del corpo (“Body”). I fili di sospensione “Excellence” sono ricoperti interamente di piccole incisioni laser multidirezionali che permettono una solida fissazione di ogni singolo frammento del filo nei tessuti. Vengono inseriti mediante delle piccole cannule atraumatiche. Le cannule penetrano nel tessuto attraverso un piccolo foro praticamente invisibile già dopo 24-48 ore. E’ un trattamento delicato, il più delle volte senza lividi, che garantisce un discreto effetto lifting, ma soprattutto una duratura e potente biostimolazione delle pelle grazie alle microdosi di acido poli-L-lattico rilasciato durante tutto il periodo di permanenza dei fili nel tessuto (1 anno).

La terza linea Aptos, definita chirurgica, è la linea “Light Lift”. Sono dei fili che garantiscono un effetto lifting paragonabile a quello chirurgico, però senza invasività e senza cicatrici che caratterizzano quest’ultimo.

Esistono 3 tipi di fili “Light Lift”:

  1. “Thread 2G” è composto da un filo con le ancore bidirezionali fissato a 2 aghi incollati alla punta con una colla medica. Questo permette realizzare un unico foro d’entrata, senza creare le antiestetiche depressioni. E’ un potente mezzo di rimodellamento della linea mandibolare, riesce a sollevare le guance cadute e ad aprire la piega naso-labiale. Il trattamento è veloce e poco traumatico.
  2. “Needle 2G” è realizzato sempre con un filo con delle ancore bidirezionali, questa volta fissati a due aghi in posizione centrale (brevetto mondiale Aptos). Durante l’inserimento del filo (lungo tra l’altro 50 cm!) l’ago non viene mai estratto completamente e viene posizionato sempre allo stesso livello del tessuto sottocutaneo, percorrendo tutti i tragitti che ci servono per sollevare i tessuti ptosici (scesi giù) e fissarli in posizione desiderata. Questo è un metodo che si avvicina tantissimo alla chirurgia tradizionale per i risultati ottenibili, ma è privo dei pericoli della chirurgia e delle cicatrici. E’ possibile rimodellare tutte le parti del volto, dalle guance cadenti alla regione mandibolare, dal modellamento del mento al riposizionamento dei tessuti del collo che si avvicina ai risultati del lifting chirurgico!
  3. “Spring” è un filo dedicato alla correzione di una zona del volto non accessibile nemmeno alla chirurgia: le pieghe della marionetta. Il kit contiene 4 aghi con fili a forma di spirale con memoria (tendenza a tornare nella posizione iniziale dopo essere stati allungati) L’elasticità della spirale (molla) permette di conservare la naturale espressività del sorriso e della mimica facciale mantenendo le pieghe in posizione sollevata, di fatto, eliminandole!

Che dire? Oggi possiamo affermare con sicurezza: la chirurgia può aspettare!

Dott.ssa Irina Poleva
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Via Baglivi, 8
00161 Roma
www.irinapoleva.it

foto.dott.ssa.poleva

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