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L’OMS e la carne rossa

“Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit”. (Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto) – Paracelso.
La carne rossa fa male: nonostante la rilevanza mediatica che si sta dando alla cosa, non è notizia di ieri. Da anni medici, nutrizionisti, oncologi consigliano le carni bianche e un moderato uso di carne rossa. Ma ora si è fatto un passo in più: l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha solo confermato una tesi che arrivava dal CIRC (Centro Internazionale di ricerca sul cancro), ovvero la carne rossa fa male ed è probabilmente cancerogena, mentre la carne cosiddetta “trasformata” è cancerogena. Quindi tutti i tipi di carne quali manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra sono potenzialmente pericolosi. A maggior ragione salsicce, wurstel, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne, oltre a essere a rischio, sono responsabili di alcuni tumori.
Trovare il giusto equilibrio
La notizia ha destato molto scalpore: naturalmente, come in tutte le cose, bisogna saper trovare il giusto equilibrio. La carne rossa o la carne trasformata fanno male: ma se mangiate ogni giorno in elevate quantità. In medio stat virtus dicevano i nostri antenati: questi alimenti andrebbero mangiati una, massimo due volte la settimana per non potenziare il rischio di tumore al colon. Del resto cancerogeni sono anche il tabacco, l’alcol, l’inquinamento dell’aria (difficile purtroppo, specie per chi abita nelle grandi città non respirare aria cattiva), il carbone, la cottura di piatti ad elevate temperature.
Il consiglio è niente panico! Riflettere attentamente e informarsi sulle notizie senza avere ansie o paure. Condurre una vita sana con un’alimentazione adeguata e varia.

La Redazione

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