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L’ospedale mobile galleggiante sul lago Vittoria

Coincidenze beneauguranti e fondamentali

Era giugno  (Juni in swahili). Stavo scoprendo  la Rift Valley e la sua Natura e Umanità. Respiravo a pieni polmoni ossigeno puro, avevo attivato tutti i sensi per godere ogni minima sfumatura della terra più antica della Storia. La mia vita scorreva veloce, di giorno,  sotto un cielo pieno di sole; di notte, appena più lentamente, sotto  un manto di stelle e la “croce del sud”. Fin quando l’immensa luna piena non esplodeva di luce  illuminando a giorno il grande lago e… i miei pensieri . Tanti. Avevo incontrato, visitato e operato bambini, donne e uomini dei villaggi delle coste dei Grandi Laghi, aiutato da volenterosi colleghi africani in sperduti dispensari e ospedali fatiscenti. Nelle  rare pause  ci concedevamo qualche nuotata ristoratrice al largo nelle acque dolcissime dei laghi più  profondi del Mondo!  In quell’ambiente, tra i “popoli dell’acqua” ho iniziato a pensare ad un ospedale che fosse in grado di usare la più antica via di comunicazione veloce tra diverse Umanità. Da queste premesse ha preso forma il progetto dell’ospedale mobile galleggiante.

Oggi sta scorrendo giugno come allora, c’è la luna piena e tanti “segnali” positivi. Grazie a Roberta ho incontrato Ernesto e la Sua “Scena Medica” e grazie a sostenitori convinti ho ricevuto l’invito a partecipare all’apertura dell’Estate Romana il 20 prossimo a Villa Ada per presentare  FMH/LEVINA.

FMH sta per “Floating Mobile Hospital” (ospedale mobile galleggiante) mentre Levina, era una forte giovane Sister africana che dirigeva l’unico centro culturale di Mwanza sul lago Vittoria, il San Dominic. Lei è stata  la prima sostenitrice del progetto. Ora non c’è più, ma il suo nome solcherà le acque del Lago Vittoria!

Durante le mie missioni medico-chirurgiche in Africa avevo “toccato con mano”  le carenze sanitarie  e l’isolamento delle popolazioni da strutture anche minime. FMH/LEVINA sarà un catamarano di 99 piedi di lunghezza, 42 di larghezza, 48 di altezza, con due ponti e due motori di 500 Hp . Uno scafo ospiterà il reparto di diagnostica per immagini e il laboratorio di biochimica.  L’altro sarà dedicato alle stive per acqua, carburanti e farmaci. Il primo ponte sarà dedicato ai servizi per le emergenze mediche e chirurgiche, all’ assistenza al parto e  al neonato.  Il ponte più alto prevede tre spazi: la plancia, quattro mini alloggi  per l’equipaggio di guardia e un’ampia sala multimediale per la formazione. L’ampia copertura sarà dotata di pannelli solari di ultima generazione e di mini pale eoliche per produrre  energia. Perché le fonti rinnovabili come sole e vento abbondano.  Nei porti dove la nave farà scalo sono previste infrastrutture per alloggiare l’equipaggio sanitario e navigante (in tutto cinquanta)  e per “filtrare” i malati prima di salire a bordo.   Per la “messa a punto” del progetto FMH  ho  attivato contatti e visite sul lago Vittoria, Tanganyka e Nyasa (o Malawi) e nei territori vicini. L’integrazione fra diverse culture ha arricchito lo scambio di conoscenze fra le popolazioni locali e la nostra associazione. Ogni manifestazione dell’ ingegno umano, dall’arte alla politica, dall’economia alla scuola,  dalla diagnosi alla  cura delle malattie, fino all’organizzazione della Vita, in particolare dei giovani, può raggiungere in questo progetto, come un laboratorio,  il più raffinato sviluppo. Il sostegno di quanti vorranno collaborare al progetto FMH/LEVINA sarà decisivo al successo.

Da queste premesse l’associazione MED E MED  Onlus da me presieduta, con l’aiuto di “storici” collaboratori italiani e africani, vuole sviluppare le potenzialità della Medicina, della Formazione e della Ricerca in tutti i campi del Sapere per dare ai Giovani  stimoli di crescita  e impegnarli ad essere “uomini di Pace”. Sempre.

Prof. Luigi Gentilini
Chirurgo Oncologo
Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica
Presidente di MED E MED Onlus
www.med-med.net

foto.prof.gentilini

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