HPV (Human Papilloma Virus) fa parte di una famiglia composta da oltre cento varietà di virus. La maggior parte degli HPV causa lesioni con evoluzione benigna , come le verruche che colpiscono la cute di mani, piedi o viso e i condilomi che interessano le mucose genitali e orali.
La maggior parte delle infezioni genitali da HPV tende a guarire spontaneamente. 22 ragazzi su 100, dai 18 ai 22 anni di età ha questo problema e lo può trasmettere alla partner esponendola al rischio di formazione del cancro al collo dell’utero, infatti una piccola percentuale di queste lesioni può evolvere lentamente verso una forma tumorale se non adeguatamente trattata. Il tumore del collo dell’utero è infatti quasi sempre correlato alla presenza dell’ HPV.
L’infezione da Papilloma virus umano ha effetti molto diversi a seconda del tipo e della famiglia a cui appartiene il ceppo virale con cui si entra in contatto. Generalmente, il virus si moltiplica sfruttando le cellule della cute e delle mucose che vanno incontro ad una crescita eccessiva (iperplasia) che determina le caratteristiche formazioni: condilomi e papillomi della cute e delle mucose. Spesso queste escrescenze sono rivestite da uno strato di cheratina (ipercheratosi) tipica di alcune forme dell’infezione. I tipi più pericolosi di HPV sono, tuttavia, quelli che provocano lesioni con la tendenza ad evoluzione maligna nelle alte vie respiratorie – laringe, faringe, lingua, tonsille, palato, naso – o ai genitali maschili e femminili – glande, pene, scroto per l’uomo, perineo,vagina, utero, cervice uterina per la donna. L’infezione genitale da Papilloma Virus umano si trasmette essenzialmente con rapporti sessuali: è infatti una delle più frequenti malattie sessualmente trasmesse. È accertato che la trasmissione possa verificarsi anche con un contatto fisico, il più delle volte, le infezioni più pericolose delle vie respiratorie o del cavo orale si trasmettono attraverso il sesso orale, attraverso il contatto tra la mucosa e i genitali. Le lesioni orali o delle alte vie respiratorie, essendo poco visibili, spesso vengono riscontrate tardivamente quando la degenerazione neoplasica è ormai definitiva.
Le persone che hanno una situazione di deficit immunitario sono inoltre particolarmente suscettibili al contagio di questo virus .
I sintomi del Papilloma Virus umano variano in base al tipo di infezione. Generalmente, i segni più comuni dell’infezione sono le verruche. Le verruche genitali (definite condilomi) si localizzano sui genitali esterni, pube, all’interno della vagina, intorno o dentro l’ano e sul perineo. Queste lesioni si manifestano come piccole escrescenze, a volte multiple, dalla forma che ricorda quella di un cavolfiore, in altri casi le lesioni hanno un aspetto piatto. La maggior parte delle lesioni causate da HPV sono asintomatiche, ma in alcuni casi, le verruche possono provocare fastidio, prurito o disagio. I ceppi di HPV che provocano il cancro nelle zone genitali, provocano nel tempo la trasformazione neoplastica delle cellule, specificatamente quelle del collo uterino. Anche il carcinoma del pene, rarissimo negli uomini circoncisi, annovera tra le cause più frequenti una lesione condilomatosa trascurata .
Per evitare il contagio da HPV è importante ricordare alcune semplici regole. Se si frequentano spazi comuni, come spogliatoi o piscine, mantenere i piedi puliti e asciutti e indossare sempre scarpe o ciabattine.
La trasmissione dei condilomi genitali si può limitare, diminuendo i rapporti a rischio, promiscui od occasionali e utilizzando sempre il preservativo che permette di ridurre le più frequenti modalità di contagio.
Le donne sessualmente attive devono sottoporsi periodicamente alla visita ginecologica e al Pap Test, meglio se abbinato alla ricerca del DNA virale.
Da alcuni anni esiste in commercio un vaccino che protegge la cervice uterina dai ceppi più pericolosi di HPV. Studi scientifici ne hanno incoraggiato la somministrazione alla popolazione adolescente di entrambi i sessi, per ridurre il rischio di contagio. Recenti studi sembrerebbero consigliare l’utilizzo del vaccino anche alla popolazione adulta o già infettata dal virus stesso per favorirne la guarigione .
La diagnosi clinica di infezione da HPV viene eseguita dal medico che rileva la presenza delle tipiche lesioni. La diagnosi delle alterazioni citologiche e/o istologiche provocate dai ceppi di HPV potenzialmente oncogeni, viene invece conseguita attraverso l’esecuzione del Pap Test o di test la rilevazione del DNA virale. Se necessario, si effettuano biopsie mirate a carico delle mucose genitali.
Le lesioni provocate da HPV possono guarire spontaneamente senza alcun trattamento. È bene sapere però che, anche quando le verruche scompaiono, il virus può essere ancora presente nell’organismo umano. Le verruche cutanee possono essere trattate con soluzioni topiche a base di acido salicilico o acido tricloroacetico o con creme ad azione antivirale, oppure essere rimosse con il trattamento chirurgico (diatermocoagulazione, laser terapia,crioterapia). I condilomi genitali vengono eliminati attraverso la diatermocoagulazione o i trattamenti laser. Le lesioni precancerose della cervice uterina, vengono eliminate con asportazioni parziali del collo dell’utero, consentendo alla donna di mantenere intatta le capacità riproduttiva.
Infine, ci sono alcuni studi che legano molti casi di infertilita maschile alla presenza nel liquido seminale del virus HPV.
Dott. Mario De Siati
Specialista in Urologia ed Andrologia
Dirigente Responsabile della Struttura Complessa di Urologia “Ospedale della Murgia” ASL BA