In occasione della Giornata Mondiale dello Stomizzato, che quest’anno si celebra il 2 ottobre, la ConvaTec, multinazionale produttrice di dispositivi medici per la gestione della stomia, delle lesioni cutanee e dell’incontinenza, annuncia le due storie di pazienti che si sono distinte per l’edizione italiana 2021 del suo programma internazionale “Great Comebacks”.
Carlo Grinza e la sua stomaterapista Maria Friio della ASL TO5 Ospedale San Lorenzo di Carmagnola e Maurizio Grandi, con la stomaterapista Antonia Tarantino dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano, sono i protagonisti della XIX edizione. Le loro storie di ritorno alla vita verranno raccontate direttamente dai protagonisti durante l’evento che si svolgerà il prossimo 25 novembre – in presenza a Milano e online su Facebook – con la partecipazione straordinaria di Martina Caironi, atleta paralimpica reduce dalle due grandiose medaglie conquistate ai recenti Giochi di Tokyo.
Perchè Martina Caironi? Perché la sua è una storia eccezionale di ritorno alla vita dopo una battuta d’arresto dovuta all’amputazione della gamba sinistra a seguito di un incidente di moto. Così come sono storie di speranza per tutti i pazienti stomizzati quelle che hanno vissuto e vivono tutti i giorni Carlo e Maurizio. Martina e i due protagonisti di Great Comebacks 2021 si confronteranno sul palco per raccontare a tutti che non bisogna arrendersi al destino.
Inoltre, proprio due atleti sono coloro che hanno fondato e promosso la nascita del programma Great Comebacks negli Stati Uniti. Avviato da Rolf Benirschke, giocatore di football che ha affrontato due interventi per il confezionamento di stomia e che ha poi proseguito la carriera agonistica per altri 7 anni, Great Comebacks ha poi trovato il suo ambasciatore in Rob Hill, alpinista stomizzato, che ha scalato le 7 cime più alte del mondo.
La stomia è una realtà ancora troppo poco conosciuta e compresa, nonostante si stimi che interessi circa 6 milioni di persone nel mondo, delle quali 75.000 in Italia, dove si registrano circa 20.000 nuovi interventi l’anno.
“Gli stomizzati sono uomini e donne di ogni età. Molti sono anziani, ma una significativa percentuale è nella fascia 25-45 anni, con alcuni casi anche tra i giovanissimi”, ha spiegato Claudia Chinelli, Direttore Commerciale di ConvaTec Italia. “Si tende a guardare a loro come a pazienti. Ma la stomia non è una malattia, è una condizione con la quale si può condurre una vita del tutto normale, a patto che si riesca a gestirla al meglio”.
La stomia è infatti un intervento chirurgico che comporta la rimozione di tutto o parte del colon, dell’ileo o della vescica e il posizionamento di una sacca per l’espletamento di funzioni fisiologiche che l’apparato digerente o urinario non è più in grado di svolgere in maniera naturale e autonoma a seguito di patologie oncologiche o di malattie infiammatorie croniche, come il Crohn o la colite ulcerosa.
La Redazione