Il progetto del cerotto fotovoltaico 3D, detto anche “chip for skin regeneration” ha permesso di far conquistare il premio “Mit Innovators under 35 Europe”. alla scienziata Francesca Santoro.
La Santoro è nata a Napoli 32 anni fa e dopo la laurea in ingegneria biomedica ha lavorato per 3 anni negli Usa alla Stanford University. Nel 2017 è tornata in Italia per collaborare con l’Istituto Italiano di Tecnologia.
All’ IiT coordina un team internazionale di ricerca sulla bio-elettronica specializzato nello sviluppo di microchip per impianti sulla pelle che si interfacciano con il corpo umano attraverso l’impiego di nuovi materiali. Da questo gruppo nasce l’ispirazione per l’ideazione del cerotto fotovoltaico 3D.
In una nota l’IiT precisa: “Il cerotto fotovoltaico 3D, anche detto ‘chip for skin regeneration’, è un dispositivo indossabile, usa e getta, economico e flessibile in grado di adattarsi e stimolare la rigenerazione delle aree lesionate della pelle, accelerando la guarigione della ferita più velocemente rispetto alle tempistiche fisiologiche. ‘Chip for skin regeneration’ può essere applicato su qualunque paziente evitando l’utilizzo di strumentazioni ingombranti e alimentazione esterna. Il fotovoltaico infatti, consente di avere un sistema autoalimentato poiché l’interazione con la luce permette una diretta produzione di energia elettrica come accade nei comuni pannelli solari. Inoltre, il dispositivo può essere prodotto in diverse dimensioni riuscendo quindi a ricoprire anche aree più estese, risultando un’alternativa valida alle soluzioni già presenti nel mercato medicale”.
La Redazione