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Quando l’ipnosi è utile in medicina

L’ipnosi è una tecnica affascinante in cui si perde appunto la coscienza del sé. Nel nostro immaginario, data una certa cultura letteraria e cinematografica, presumiamo che sotto ipnosi si possa arrivare a fare cose che in stato cosciente non faremmo mai.
Purtroppo non è ancora stata dimostrata l’utilità dell’ipnosi in medicina: ovvero non c’è ancora una dimostrazione scientifica. Un team della National Institute of Health  ha presentato una relazione sull’efficacia dell’ipnosi in alcune patologie. I ricercatori hanno studiato 52 casi clinici. Uno dei risultati è stata la dimostrazione dell’utilità dell’ipnosi sulla sindrome dell’intestino irritabile: limiterebbe la sindrome gastrointestinale, riducendo quantità di sedativi e analgesici durante gli interventi. Utile l’ipnosi anche per l’”Eye Movement Desensitization and Reprocessing” (EMDR): ovvero una tecnica di desensibilizzazione e adeguamento del movimento degli occhi per curare casi di disturbo da stress post-traumatico negli adulti.
Su altre patologie, come ipnosi nella gestione del dolore durante il parto, nella prevenzione della depressione post-partum, nella schizofrenia, sullo smettere di fumare e  sul trattamento dentale negli adulti e nei bambini, l’ipnosi non si è rivelata efficace ma nemmeno dannosa.
Non esiste ancora un obbligo di licenza per ipnoterapeuti: in Italia l’ipnosi può essere praticata da professionisti abilitati, come medici, psicologi o odontoiatri.

 

La Redazione

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