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Tanto tempo fa un omino in camice bianco…

Sembra davvero di raccontare una fiaba se si pensa che quarant’anni fa un farmacista non avrebbe potuto concepire la sua professione senza l’ausilio di mortaio e bilancino. Era questo però che dava vita a professionisti eccellenti che coltivavano la loro arte creando pozioni curative con la sapienza di veri cultori della salute e del benessere. Fino a quel periodo storico, il farmacista è stato l’unico artefice del farmaco, fondando la sua attività essenzialmente sull’allestimento dei medicamenti. In questa sua capacità si racchiude il mistero della galenica che ha sempre caratterizzato l’immagine della farmacia portando il suo nome all’interno di numerose abitazioni e rappresentando così il più potente strumento di marketing. In seguito, con l’avvento dell’industria farmaceutica, la magia della galenica ha iniziato man mano a perdere la sua rilevanza, divenendo sempre meno fattibile per il farmacista realizzare ciò che l’industria riesce a produrre con metodi più sofisticati e meno dispendiosi in quanto su larga scala. Per fortuna, però, le preparazioni in farmacia non sono del tutto scomparse, anzi, molti professionisti continuano a dedicare, nelle loro farmacie, uno spazio a queste oasi creative e operose in cui si respira il profumo di un’antica passione anche se oggi sottoposta alle moderne e restrittive Norme di Buona Fabbricazione. In maniera molto semplice, i preparati in farmacia si distinguono in galenici officinali e magistrali. I galenici officinali possono essere allestiti in farmacia come multipli e senza necessità di prescrizione medica mentre per quelli magistrali occorre la ricetta medica. La prescrizione di un galenico magistrale da parte di un medico generalmente è motivata dal dover correggere il dosaggio di un farmaco o il numero di unità posologiche, oppure dall’esigenza di variare gli eccipienti ( sostanze inerti che vengono aggiunte al principio attivo ) a causa di allergie o intolleranze. Infine, un medico che abbia le opportune conoscenze, può formulare una composizione di fantasia personalizzata per un dato paziente che potrà essere realizzata dal farmacista. Comunque, che si tratti di preparazioni officinali o magistrali, il farmacista preparatore deve unire alla indispensabile esperienza personale, un bagaglio culturale completo che comprenda nozioni di tecnologia, farmacologia, fitoterapia e soprattutto di legislazione farmaceutica. Per poter preparare e detenere in farmacia un galenico officinale, tutte le sostanze utilizzate devono essere presenti sulla Farmacopea europea o in uno dei Formulari dei paesi della Comunità Europea. Altro, però, è il discorso della dispensazione del preparato che segue le norme del suo equivalente industriale per ciò che concerne la necessità o meno di ricetta medica. Esiste, però, una lista di prodotti fitoterapici, cioè completamente naturali, approvata dal Ministro della Sanità, che il farmacista può consultare per le sue formulazioni, sfruttando al meglio il suo sapere e realizzando medicamenti che per la loro unicità possono risultare buone alternative per alcuni farmaci sintetici, oppure divenire la soluzione per alcune piccole patologie. Per ora, soltanto un assaggio sul mondo della galenica, ma molto ci sarebbe ancora da dire su questo aspetto della professione del farmacista che di certo rappresenta la storia della farmacia, ma forse, chissà, anche il suo futuro.

Dott.ssa Maria Spataro
Farmacista

Farmacia Dott.ssa Maria Spataro
Via Prenestina, 206 – Roma
www.farmaciaspataro.it

foto.MARIA SPATARO

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