Il professionista della voce, soprattutto se artista, è come un atleta, e come tale deve essere considerato, inquadrato, curato e trattato.
Se un calciatore, nel tirare i calci di punizione, non riesce a centrare la porta e dimostra di avere una mira inadeguata, o non regge lo sforzo richiesto per novanta minuti di gioco, alla domanda su quali provvedimenti adottare per rimediare, che cosa risponderemmo? Di prendere un determinato farmaco, o piuttosto di allenarsi cercando di migliorare la tenuta fisica, l’impostazione del baricentro, il tipo di rincorsa, la capacità di coordinare la mira con l’esecuzione del tiro? Sicuramente stiamo pensando tutti a questo secondo tipo di consigli piuttosto che alla somministrazione di un farmaco “che faccia tirare meglio” o che “aiuti ad avere più fiato” (a parte il doping, naturalmente…).
Beh, lo stesso si dovrebbe pensare quando un cantante, un attore, o anche un insegnante continuamente sottoposto ad uso della voce, chiede quali rimedi adottare in seguito a una diminuzione non occasionale delle prestazioni vocali. Specifico “non occasionale”, perché può capitare che un raffreddore, una faringolaringite o una bronchite, possano provocare una raucedine per qualche giorno. In tal caso, i provvedimenti volti a curare quelle infiammazioni o infezioni, sono sufficienti anche per riportare, di conseguenza, la voce nella normalità. Diverso invece è il caso di cali e difficoltà persistenti nel tempo, di peggioramenti progressivi o di perdite di capacità precedentemente presenti. In casi simili, che peraltro sono i più frequenti, occorre interpellare il foniatra per inquadrare la situazione e i motivi che l’hanno determinata; successivamente sarà il caso di rivolgersi al logopedista piuttosto che al farmaco, per trovare i rimedi funzionali ai disturbi individuati.
Consiglio sempre di evitare autoprescrizioni, soprattutto i soliti antibiotici, cortisonici e altri antiinfiammatori, aerosol quasi sempre inutili e irritanti, o anche equivalenti omeopatici, oggi di moda, ma comunque tendenti ad alimentare una visione chimico-farmacologica piuttosto che funzionale, dei problemi vocali.
Colgo l’occasione di queste dissertazioni sul tema farmaci e voce, per ricordare anche quali possono essere gli effetti indesiderati sulle produzioni vocali, dei medicinali più comunemente usati anche in situazioni diverse, ma comunque assunti da cantanti e attori durante la loro attività.
Antibiotici: presi per via orale, solitamente alterano la flora batterica intestinale, favorendo diarree, crampi, cattivi assorbimenti di vitamine e minerali, con le immaginabili conseguenze generali e specifiche per le funzioni vocali.
Antistaminici: hanno come non trascurabile effetto indesiderato, la secchezza delle mucose, che invece in un cantante devono risultare particolarmente umidificate.
Aerosol: stesso discorso come sopra, in quanto l’inalazione per via aerosolica di prodotti medicamentosi, induce secchezza mucosa.
Ormoni estrogeni (per lo più presenti nella pillola anticoncezionale, anche se assunta per altre indicazioni): nelle voci a tessitura acuta, e dunque in particolare in soprani, soprani leggeri, soprani di coloratura, di agilità, riducono le capacità di raggiungere o mantenere le tonalità più alte, a causa di una maggiore ritenzione di liquidi che inducono nei tessuti, comprese quindi le corde vocali.
Antidepressivi: riducono le capacità di controllo generale e specifico delle emissioni e delle risonanze.
Prodotti ad azione locale: solitamente irritano le mucose e alterano sia pure in parte la percezione e il controllo dell’uso dei risuonatori.
Bevande calde, tisane varie: agiscono sulla faringe, entrano in esofago, nello stomaco, non nella laringe e sulle corde vocali (per fortuna!). Dunque, non solo non aiutano, ma possono anche disturbare le funzioni di controllo, come spiegato già sopra.
Fumo, alcool, droghe: dobbiamo ancora ricordare che fanno a male a tutto? Non c’è prestazione occasionale apparentemente migliorata che ne giustifichi l’uso!
Prof. Massimo Borghese
Specialista in Foniatria
Specialista in Otorinolaringoiatria
Verona Milano Napoli Genève (Suisse)
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