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Anemia Falciforme

Per Anemia si intende una diminuzione della concentrazione di Emoglobina nel sangue periferico e nei Globuli rossi. La funzione dell’Emoglobina, che è una proteina definita mista o coniugata cioè composta da una parte proteica (la Globina) e da una parte definita prostetica, data dal gruppo EME, è quella di trasportare Ossigeno ai tessuti e ai vari organi ed apparati fornendo apporto nutritizio per lo svolgimento delle loro funzioni; per questo motivo una situazione di anemia comporta un minore afflusso di ossigeno ad organi e tessuti con conseguente comparsa di sintomi e segni caratteristici delle varie forme di anemia e dai meccanismi che le determinano.
Le A. possono essere variamente classificate e a seconda del meccanismo alla loro origine possono essere distinte in:
A. da ridotta produzione di precursori dei Globuli Rossi (Eritroblasti);
A. da ridotta formazione di G.R.;
A. da ridotta sintesi di HB;
A. da ridotta sopravvivenza dei G.R.
La sostituzione di uno o più AA nella catena globinica comporta una modifica strutturale delle proteine che si traduce in una alterazione delle loro proprietà fisiche con conseguente aggregazione. Si parla in questo caso di Emoglobinopatie, e tra queste l’Anemia Falciforme è tra le Emoglobinopatie quella più importante per frequenza e gravità -una condizione caratterizzata dalla produzione di una Emoglobina anomala; questa, per un difetto di regolazione genica possiede una struttura diversa per sostituzione, perdita aggiunta di componenti (AA) delle catene proteiche.
L’A. Falciforme (HB S) è caratterizzata dalla sostituzione di un AA (Ac. Glutammico) con un altro AA (VALINA); questa sostituzione provoca un cambiamento della struttura proteica con le molecole che si polimerizzano e formano dei cristalli che deformano il G.R. facendogli assumere una forma a falce (sikle).
Questi G.R. sono caratterizzati da una maggiore rigidità rispetto ai G.R. “normali” e tale “proprietà” favorisce la loro agglutinazione nel torrente circolatorio, ostruendolo e provocando infarti; inoltre sono rapidamente catturati e distrutti da una particolare popolazione di cellule i Macrofagi, donde l’A. emolitica per ridotta sopravvivenza dei G.R.
I G.R hanno infatti una vita media di 120 giorni al termine dei quali subiscono un processo di distruzione con recupero del materiale liberato. Una durata di vita inferiore ai 120 giorni genera specie reattive dell’ossigeno ed emoglobina plasmatica che è un potente assorbitore di ossido nitrico la cui carenza svolge un importante ruolo nella patologia vascolare della malattia.
Si parla di MALATTIA A CELLULE FALCIFORMI (sickle cells disease) e non di anemia a cellule falciformi in quanto l’anemia è solo una delle componenti del quadro clinico caratterizzato crisi dolorose, microinfarti ossei o a carico di altri tessuti, sindrome toracica, episodi tromboembolici.
Tale malattia si presenta in forma conclamata solo se tutta l’HB è HB S con manifestazioni cliniche che si presentano a partire dal sesto mese di vita e comprendono: 1) sintomi e segni causati dai enomeni vaso-occlusivi a livello di piccoli e grossi vasi; 2) sintomi e segni legati all’anemia emolitica cronica.
I primi, clinicamente e prognosticamente piu’ importanti sono la causa di mortalità e morbilità più importante in quanto causa di ischemia e di microinfarti a livello dei piccoli vasi con conseguenti crisi dolorose a livello addominale, toracico o articolare o anche a livello cerebrale. Sono di frequenza variabile e favoriti da cause come la disidratazione ma a volte senza causa apparente.
Nel caso in cui la vasocostrizione colpisca vasi di calibro maggiore, è possibile che si verifichino danni d’organo più rilevanti che a seconda della sede colpita possono essere anche letali e accompagnati da fenomeni infettivi.
La diagnosi è sia laboratoristica con l’elettroforesi dell’Hb sia genetica.
Fino a poco tempo fa la terapia era essenzialmente di tipo conservativo e sintomatico: analgesici, idratazione e O2 terapia in caso di crisi dolorose e in alcuni casi trasfusioni, queste ultime indicate per i pazienti più gravi in quanto accompagnate da sovraccarico di ferro ed infezioni virali, ed eritrocitoaferesi cioè la sostituzione del globulo rosso falcemico con quello normale.
Da un punto di vista farmacologico ci sono farmaci (HU, EPO. FENILBUTIRRATO) che sono in grado di aumentare la quota di HbF che in parte si sostituisce alla HbS riducendo i rischi della polimerizzazione. Tra questi farmaci solo HU ha dimostrato di poter ridurre la frequenza e l’intensità delle crisi dolorose
In preparazione ad interventi chirurgici si raccomanda di portare il livello di HbS al 30% per evitare effetti collaterali post-chirurgici.
Il trapianto di M.O. e’ stato proposto con successo; la difficoltà della scelta non è nel trapianto in se quanto nel timing cioè nella scelta del momento idoneo ad eseguirlo, cioè prima che in soggetti ad alto rischio di lesioni gravi, si verifichino danni d’organo irreparabili. Anche per tale malattia sono stati pubblicati i primi studi di terapia genica (gene editing in fase di sperimentazione clinica avanzata che si basa sulla sostituzione del gene malato con uno sano direttamente nelle cellule del paziente).
In Italia l’incidenza è di circa 2.500-4.000 pazienti; si tratta quindi di una malattia rara sebbene in costante crescita che tuttavia ha un deciso impatto sulla qualità della vita dei pazienti a livello psicologico, sia perchè essendo una malattia genetica, i genitori dei pazienti affetti possono sentirsi in colpa, sia perchè le crisi sono imprevedibili e costringono i pazienti a stare sempre all’erta per il costante rischio di eventi gravi come ictus o infarti.

Dott. Pietro Falco
Specialista in Ematologia Clinica
Master II Livello in Terapia del Dolore
Master II Livello in Ecografia Clinica

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DIRETTORE CENTRO FCSA MEDICAL PONTINO LATINA
DIRETTORE SANITARIO POLIAMBULATORIO FLEMING PONTINIA
SPECIALISTA AMBULATORIALE PREVENZIONE S.ANDREA CAMPOVERDE DI APRILIA
SPECIALISTA AMBULATORIALE CENTRO SA.NA APRILIA
SPECIALISTA AMBULATORIALE POLIAMBULATORIO FISIOMED PRIVERNO
SPECIALISTA AMBULATORIALE POLIAMBULATORIO CLINAUDIT SEZZE
SPECIALISTA AMBULATORIALE STUDIO MEDICO ROMA

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